Dal momento che gli audiofili hanno in genere amplificazioni per diffusori di grande qualità, ma poi comprano per l'ascolto in cuffia il primo ampli economico che capita loro a tiro, composto quasi sempre da un "chippettino tuttofare"... propongo loro la realizzazione di un'interfaccia a resistenze (partitore resistivo) da collegare tra l'uscita diffusori dell'amplificatore e le cuffie.
1) Partitore resistivo "generico", adatto cioè ad interfacciarsi con la maggior parte delle cuffie.
Questo circuito, a differenza degli altri (vedi oltre ai punti 2 e 3), offre all'amplificatore un carico di tutto riposo (la resistenza vista dall’amplificatore dipende essenzialmente da R1), evitando problemi di instabilità che potrebbero insorgere nell'amplificatore in particolare condizioni di lavoro.
Il progetto del circuito proposto in fig.1 è stato realizzato dall'ing. Fulvio Chiappetta e tecnicamente può essere indicato come cascata di “pi greco” e “L”.
Nella tabella sotto riportata, sono indicati i valori dei componenti (per un solo canale) in funzione della potenza di targa dell'amplificatore, espressa su un'impedenza di 8 Ohm, cui si intende collegare il partitore:
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2) Partitore resistivo conforme alla normativa IEC 61938, che prescrive un pilotaggio delle cuffie con una tensione massima di 5V e un'impedenza (Zout) di 120 Ohm.
Questo circuito rappresenta un punto di partenza per molte cuffie, soprattutto se un po' datate, ma non per tutte, dal momento che la normativa non è rispettata dalla maggioranza dei produttori di cuffie!
Partitore sconsigliato per cuffie a bassa impedenza e/o di difficile pilotaggio:
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3) Partitore resistivo per cuffie a bassa impedenza.
Circuito realizzato da Joseph Grado:
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4) Partitore resistivo per amplificazioni a ponte.
Per gli amplificatori con i canali a massa non comune, oppure quelli con circuitazione "a ponte", esiste la possibilità di connettere un partitore resistivo come quello proposto da Fulvio Chiappetta nello schema n.1, variando il valore della resistenza R1 e il suo collegamento al circuito, come visibile dallo schema sotto riportato: si noti anche che questo partitore richiede un collegamento all'amplificatore a mezzo 3 fili (per canale).
Per maggiori informazioni tecniche, si leggano gli articoli scritti sull'argomento dall'ing. Chiappetta sulle riviste Costruire HI-FI e Fedeltà del Suono.
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Per la realizzazione di tutti e quattro i partitori, suggerisco vivamente l'impiego di resistenze di buona qualità: per gli schemi N.1, N.2 e N.4, si potranno ad esempio usare resistenze antinduttive all'ossido metallico, mentre per il circuito N.3 (e per R1 dei circuiti N.1 e N.4), sono da preferire delle ottime resistenze di potenza, tipo quelle prodotte dalla Caddock (serie MP825-MP850) [url]http://www.caddock.com/Online_catalog/Mrktg_Lit/overview.pdf[/url]
Nota bene: i circuiti N.1 e N.2 e N.4, fanno riferimento ad un solo canale.
Questa è la "veste" estetica che ho dato ai miei partitori resistivi (i feltrini sono brutti, lo so, ma fanno il loro sporco lavoro per proteggere il delicato mobile - non visibile in foto - su cui è allocato il partitore): una scatola di piccole dimensioni in ABS su cui è montata una presa da pannello della Neutrik e i cavi terminati (tre in tutto, poichè la massa è comune ai due canali) che vanno connessi alle uscite altoparlanti dell'amplificatore.
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In alternativa al partitore resistivo, ricordo che è possibile usare un'interfaccia a trasformatori tipo quella prodotta dalla Megahertz: in genere, se i trasformatori sono realizzati "cum grano salis" queste interfacce offrono buone performance con cuffie a bassa impedenza, con in più la possibilità di ripristinare la fase assoluta nei sistemi, spesso valvolari, "invertenti".
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Modificato da - Massimo Bianco il 28/09/2011 14:56:27
1) Partitore resistivo "generico", adatto cioè ad interfacciarsi con la maggior parte delle cuffie.
Questo circuito, a differenza degli altri (vedi oltre ai punti 2 e 3), offre all'amplificatore un carico di tutto riposo (la resistenza vista dall’amplificatore dipende essenzialmente da R1), evitando problemi di instabilità che potrebbero insorgere nell'amplificatore in particolare condizioni di lavoro.
Il progetto del circuito proposto in fig.1 è stato realizzato dall'ing. Fulvio Chiappetta e tecnicamente può essere indicato come cascata di “pi greco” e “L”.
Nella tabella sotto riportata, sono indicati i valori dei componenti (per un solo canale) in funzione della potenza di targa dell'amplificatore, espressa su un'impedenza di 8 Ohm, cui si intende collegare il partitore:

2) Partitore resistivo conforme alla normativa IEC 61938, che prescrive un pilotaggio delle cuffie con una tensione massima di 5V e un'impedenza (Zout) di 120 Ohm.
Questo circuito rappresenta un punto di partenza per molte cuffie, soprattutto se un po' datate, ma non per tutte, dal momento che la normativa non è rispettata dalla maggioranza dei produttori di cuffie!
Partitore sconsigliato per cuffie a bassa impedenza e/o di difficile pilotaggio:

3) Partitore resistivo per cuffie a bassa impedenza.
Circuito realizzato da Joseph Grado:

4) Partitore resistivo per amplificazioni a ponte.
Per gli amplificatori con i canali a massa non comune, oppure quelli con circuitazione "a ponte", esiste la possibilità di connettere un partitore resistivo come quello proposto da Fulvio Chiappetta nello schema n.1, variando il valore della resistenza R1 e il suo collegamento al circuito, come visibile dallo schema sotto riportato: si noti anche che questo partitore richiede un collegamento all'amplificatore a mezzo 3 fili (per canale).
Per maggiori informazioni tecniche, si leggano gli articoli scritti sull'argomento dall'ing. Chiappetta sulle riviste Costruire HI-FI e Fedeltà del Suono.

Per la realizzazione di tutti e quattro i partitori, suggerisco vivamente l'impiego di resistenze di buona qualità: per gli schemi N.1, N.2 e N.4, si potranno ad esempio usare resistenze antinduttive all'ossido metallico, mentre per il circuito N.3 (e per R1 dei circuiti N.1 e N.4), sono da preferire delle ottime resistenze di potenza, tipo quelle prodotte dalla Caddock (serie MP825-MP850) [url]http://www.caddock.com/Online_catalog/Mrktg_Lit/overview.pdf[/url]
Nota bene: i circuiti N.1 e N.2 e N.4, fanno riferimento ad un solo canale.
Questa è la "veste" estetica che ho dato ai miei partitori resistivi (i feltrini sono brutti, lo so, ma fanno il loro sporco lavoro per proteggere il delicato mobile - non visibile in foto - su cui è allocato il partitore): una scatola di piccole dimensioni in ABS su cui è montata una presa da pannello della Neutrik e i cavi terminati (tre in tutto, poichè la massa è comune ai due canali) che vanno connessi alle uscite altoparlanti dell'amplificatore.

In alternativa al partitore resistivo, ricordo che è possibile usare un'interfaccia a trasformatori tipo quella prodotta dalla Megahertz: in genere, se i trasformatori sono realizzati "cum grano salis" queste interfacce offrono buone performance con cuffie a bassa impedenza, con in più la possibilità di ripristinare la fase assoluta nei sistemi, spesso valvolari, "invertenti".

Modificato da - Massimo Bianco il 28/09/2011 14:56:27